La Locanda alla fine dei mondi



La Locanda alla Fine dei Mondi -- è un piccolo omaggio ad un grande autore, Neil Gaiman, questo spazio è dedicato, soprattutto, alle mie passioni tra cui la scrittura, la letteratura, la storia, la mitologia, i giochi di ruoli e la musica.
L’esigenza di aprire la Locanda è arrivata con il tempo ed è nata come l'idea di aprire un luogo virtuale di armonia e di leggerezza, necessarie per esplorare le proprie capacità, specie in forma di hobby.
La Locanda non è una porta sbarrata, ma socchiusa, in cui chiunque può entrare, se ama la pace ed il clima rilassato del dialogo, dello scambio di opinioni tra persone diverse, ma con le stesse necessità. Quel che mi auguro è di rendere 'La Locanda alla fine dei mondi', ospitale e lontana dalla tensione, dall'asprezza, dalla competizione che trovo in molti altri siti, che sono curati e popolati ma non riescono a farmi sentire a mio agio e da cui, inevitabilmente, fuggo.
Viandanti, siete i benvenuti, lasciate un segno del vostro passaggio, oppure rimanete in silenzio, seguite le storie narrate o date una rapida occhiata, non avete alcun obbligo, se non quello di sentirvi a vostro agio con ed insieme a me.
Nihael

«Non sono le Colonne d’Ercole, l’ostacolo di Ulisse, né la sua missione è placare l’ira di Poseidone. Ulisse è alla ricerca di qualcuno. Ulisse cerca per tutta la sua esistenza, vuole evitare la guerra, vule vincerla, vuole tornare a casa, vuole ottenere il suo ruolo, vuole ripartire, perché Ulisse cerca se stesso. In qualche modo, alla fine, lo conosce. Nessuno incontra Ulisse. Ulisse scopre di essere diventato Nessuno. È questo che è Ulisse: la ricerca.
Si sradica da qualsiasi contatto con la carnalità, dalle sue amanti bellissime, Penelope che ama come sposa, da suo figlio, da suo padre, dal suo regno perché Ulisse smette di essere un uomo. È la Ricerca, quel desiderio di spingersi oltre, di trovare sempre qualcosa che manca, qualcosa da ottenere. Ulisse scopre che ha perduto la sua identità per divenire un assoluto.
Ulisse è divenuto immortale, impalpabile, quasi divino. Lui è ovunque. Lui è chiunque.
Lui è Nessuno.»
(Genesi) In principio, non v’era spazio o tempo, solamente la vastità senza misura del Vuoto. In principio, non v’era Oscurità o Luce, Vita o Morte, non v’era silenzio bensì l’assenza, nulla era creato o distrutto, sovrano era il Vuoto, immoto, privo di desiderio, sconosciuto alla disperazione, Esso era senza essere, non un anelito di volontà, di conoscenza l’attraversava ed il Esso si generò il fluttuante pulviscolo, che squarciò il Nulla, che definì l’Essere, quel pulviscolo era il Creatore, il solo artefice di ogni realtà e verità rivelata o nascosta.
Fu la Luce e fu il Verbo, fu il Giorno, fu la Notte, Egli fu ed è, ed Egli sarà. Il Dio dei Regni si è generato autonomamente ed attraverso il Suo disegno, la realtà è stata plasmata, ove il Nulla s’adagiava, v’era il pulsare della presenza, perché Egli tutto ha forgiato perché fosse amato.
Egli divenne il Principio, ed Egli sarà la Fine, in mezzo alla Sua immeritata benevolenza, noi nasciamo, viviamo e moriamo.
Noi tutti con i mondi edificati per la nostra sussistenza, i mondi che sono Regni, distese di terreno, collegati gli agli altri da un ordine cosmico che neppure gli Angeli conosco perfettamente, l’energia del Creatore pervade la Sua Opera, la dischiude in varchi, la racchiude in scudi impenetrabili, Egli può ogni meraviglia, Egli conosce i granelli di sabbia.
In mezzo a Dio, la Creazione danza la Vita.

Un progetto di scrittura creativa? Bisogna spiegare, ancora prima, sistemare le cornici, i colori, mettere le cose in chiaro, perciò lasciamo lo spazio libero per i lavoro in corso.


Top
Top

classifiche

Amici, iniziative e molto altro!

» Deregard ~ The crypt of the sacred castle forgotten † Restless Soul